== SA: BERTINOTTI,REALIZZARE UNITA' - FERRERO,NO PARTITO UNICO =
(AGI) - Roma, 3 apr. - L'Arcobaleno dopo il voto: nuovo soggetto o federazione? Viaggia in parallelo con la campagna elettorale il confronto a sinistra sul futuro dell'Arcobaleno.
Il candidato premier Fausto Bertinotti non ha dubbi: la Sinistra arcobaleno "e' una scelta di fondo, non un espediente tattico, un cartello elettorale che, passate le elezioni,
lascia le cose come erano prima".
Il movimento politico per la Sinistra arcobaleno di Pietro Folena, Antonello Falomi, Maria Luisa Boccia e Ersilia Salvato incalza: occorre raccogliere "il successo elettorale che la Sinistra arcobaleno merita e dopo le elezioni procedere senza indugi lungo la strada di una sinistra unita e rinnovata".
Bertinotti incoraggia questo percorso e sottolinea: "Serve l'apertura di un vero processo costituente del nuovo soggetto unitario e plurale della sinistra. Ognuno e' chiamato a
rapportarsi a esso senza tatticismi, calcoli di convenienza, rendite di posizione, ma dentro un percorso lungo di partecipazione e costruzione di una sinistra nuova".
Paolo Ferrero, ministro della solidarieta' sociale e esponente di primo piano di Rifondazione comunista, ammette: "C'e' una forte domanda di proseguire dopo il 13 e 14 aprile, di dare una prospettiva politica, ma c'e'e anche la domanda di poter stare in questa sinistra ognuno con la propria identita', i propri percorsi". Insomma, l'ipotesi federativa in alternativa a quella del partito unico, sostenuta con forza da un altro dei 'big' del Prc, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Alfonso Gianni, gia' braccio destro di Bertinotti ai tempi della segreteria del Prc.
Ferrero a Liberazione dice: "Il problema e' se riusciamo a far diventare la Sinistra arcobaleno un soggetto politico effettivamente plurale, una vera casa della sinistra, in cui ognuno ci stia comodamente. Percio' considero l'ipotesi del partito unico sbagliata, perche' non
tiene conto della dialettica che ci caratterizza e che costituisce l'elemento innovativo e positivo di questo progetto".
Primo banco di prova, come segnala con forza Bertinotti, le elezioni: "Il risultato non sara' senza conseguenze nella capacita' di trasmettere la forza di un progetto convincente e coinvolgente", ma poi il confronto si trasferira' nelle forze politiche a partire dal VII congresso di Rifondazione
comunista, previsto per l'autunno.
E li' a dare battaglia ci sara' anche la piu' consistente delle aree di minoranza del Prc, Essere comunisti di Claudio Grassi e Alberto Burgio: "Si trattera' - affermano - di un'occasione importante, per il futuro del nostro partito.
Abbiamo percepito intorno a noi un forte sentimento di fiducia da parte delle compagne e dei compagni che hanno a cuore, sopra tutto, la difesa del partito, il suo rafforzamento strutturale, il suo radicamento territoriale, il rilancio di quel lavoro di ricerca e di riflessione che e' il cuore politico del progetto della rifondazione comunista. Non deluderemo queste attese. Continueremo a batterci con tutte le nostre forze contro qualsiasi spinta allo scioglimento di Rifondazione comunista, da chiunque essa provenga. Ma a nostra volta chiediamo alle compagne e ai compagni che condividono questa nostra battaglia di tenere duro, di non lasciarsi sopraffare dallo scoramento e
dalla rassegnazione. Di rimanere nel partito, dove questa battaglia va combattuta. Nessuna energia dev'essere sottratta a questo cimento". (AGI)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento