giovedì 23 settembre 2010

ROMANIA: SONDAGGIO, UN ROMENO SU DUE RIMPIANGE COMUNISMO

ROMANIA: SONDAGGIO, UN ROMENO SU DUE RIMPIANGE COMUNISMO

(ANSA) - BUCAREST, 23 SET - Un romeno su due ritiene che si vivesse meglio durante il regime comunista, crollato nel dicembre 1989: lo stima un sondaggio commissionato dall'Istituto per l'investigazione dei crimini del comunismo e la memoria dell'esilio romeno (Iiccmer).
I risultati del sondaggio, condotto dall'agenzia Csop e divulgato oggi, indicano inoltre che il 25% dei romeni e' convinto l'ex dittatore Nicolae Ceausescu abbia fatto del bene al Paese, contro il 15% di avviso opposto. Il 40% degli intervistati definisce comunque criminale il regime comunista. Inoltre, il 75% considera che gli ex agenti e collaboratori della Securitate, la famigerata polizia politica comunista, non dovrebbero piu' ricoprire incarichi pubblichi o dovrebbero dimettersi se ne rivestono. Intervistato dalla radio pubblica Romania Actualitati, il direttore dell'Iiccmer, Adrian Cioflanca, ha spiegato che dal sondaggio risulta che la gente
non condanna il comunismo nel suo insieme ma solo certi aspetti, che confronta col presente, come le case o i posti di lavoro che il regime assicurava alla popolazione. (ANSA).

Apc-Romania/ Per un romeno su due si stava meglio sotto comunismo
Sondaggio rileva grandi timori per situazione economica

Bucarest, 23 set. (Apcom-Nuova Europa) - In Romania resiste la nostalgia per il comunismo: un cittadino su due dichiara che si viveva meglio prima del dicembre 1989, contro un 23% che ritiene fosse peggio e un 14% che non vede nessuna differenza. E' questo il risultato di un sondaggio realizzato dall'Istituto di indagini sui crimini el comunismo e dall'istituto CSOP.
Dal sondaggio si evince che la visione rosea del passato frutto dei timori per il presente, essenzialmente di natura economica: il 62% oggi preoccupato dall'instabilit del panorama lavorativo, dal livello di vita (26%), e dall'accesso alla proprietà (19%).
L'aspetto più negativo del comunismo risulta la mancanza di libertà, citata dal 69% dei consultati. Ma per il 23% l'ex dittatore Nicolae Ceausescu "ha fatto del bene" alla Romania.

martedì 27 luglio 2010

Fonte: Balkan Insight
http://www.balkaninsight.com/en/main/news/29691/

IMF Begins Review Mission in Romania
Bucharest | 26 July 2010 | Marian Chiriac

IMF headquarters in Washington D.C.
IMF headquarters in Washington D.C.
An International Monetary Fund team on Monday started talks with Romanian authorities over drastic action to cut back public spending following a €20 billion bailout package signed last spring.

The mission comes four weeks after an austerity plan, including cuts to the workforce and a 25 per cent slash in public sector wages, became effective.

The government had also planned to cut pensions by 15 per cent, but the Constitutional Court ruled the measure anti-constitutional, forcing authorities to raise the VAT tax on goods and services instead.

"We are confident that Romania will comply with all requirements and a new installment of help from the IMF and European Union will be disbursed soon," said Finance Minister Sebastian Vladescu.

Following the IMF review, Romania should receive the sixth disbursement of its loan, worth €900 million.

lunedì 26 luglio 2010

Il fiancheggiatore

Fonte: ANSA
Fiat: Bonanni, attenti a Fiom
Da azienda buona premessa per Pomigliano e Italia
21 luglio, 13:32
Fiat: Bonanni, attenti a Fiom (ANSA) - ROMA, 21 LUG - 'Azienda e lavoratori stiano attenti a non cadere alla trappola della Fiom', cosi' il segretario generale della Cisl Bonanni. 'La Fiom ha interesse a creare contrasti e a spingere alcuni lavoratori e l'azienda a comportamenti esasperati', ha spiegato Bonanni, in riferimento agli ultimi licenziamenti di dipendenti del Lingotto. I conti economici presentati dalla Fiat 'sono una buona premessa, non solo per Pomigliano, ma per il piano generale della Fiat in Italia', ha aggiunto.

sabato 26 giugno 2010

Il partito democratico contro la FIOM


Pd, lettera a Zavoli: “Troppa Fiom nell’informazione su Pomigliano”

Lettera al Zavoli da alcuni senatori Pd: "L’informazione in Rai è sbilanciata. Troppo spazio alla Fiom nella trattativa con la Fiat". Adelante, companeros!


Uno legge: c’è una lettera di alcuni senatori del Pd molto, molto dura, sul tavolo di Sergio Zavoli, il presidente della commissione di vigilanza Rai. Cacchio, uno pensa: ora sta’ a vedere che gliene cantano quattro, gli raccontano di come questa Rai, in un’ineluttabile autodistruzione indotta, stia sfiancando giorno dopo giorno i confini della decenza informativa. Uno va a prendere il cappello a cono e la vuvuzela del Carrefour – quella a mantice, eh – e torna a leggere.

Uno col cappello di cartone sulla testa legge una lettera del Pd, e ci legge: “Caro Presidente, è nostro dovere segnalarLe una palese mancanza di rispetto circa l’informazione“. Incontenibile. Impossibile non fremere. Le mani stringono lo strumento infernale, pronte a far festa: vuoi vedere che..

Uno continua a leggere. “L’informazione sul mondo sindacale nella sua interezza da parte di tutti i principali telegiornali RAI e in particolare del TG3 nell’informare sull’accordo alla FIAT di Pomigliano“. Ah, vabè, uno dice. Non riassume esattamente proprio tutto il cancro del quale la tv di stato soffre, ma ok. E’ vero. I media si sono sbilanciati parecchio, in questi giorni, sul referendum. Legge...

“Uno spazio soverchiante è stato dedicato alle posizioni assunte dalla FIOM Cgil, senza alcun contraddittorio o riferimento a posizioni alternative, se non in misura irrilevante, assunte da altre componenti del sindacalismo che invece rappresentano la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani e degli stessi dipendenti della FIAT di Pomigliano”.

Uno sta, come quando un vecchietto mite, col berretto, viene umiliato: il vecchietto prende il copricapo, lo porta a sè con entrambe le mani, abbassa la testa. Intanto ascolta la ramanzina. O, al limite, continua a leggere la nota dei senatori Pd.

“Dispiace che, in un momento come quello attuale, segnato da una profonda crisi, i cittadini italiani, e dunque i lavoratori, non possano sempre contare su un’informazione il più possibile completa. Siamo sicuri che queste considerazioni troveranno ascolto in Lei, Presidente, maestro di un giornalismo corretto e imparziale”. Silenzio.

Comunque eccoli, per chi li stesse cercando. Sono i compagni del Pd, quelli di Gifuni. Quelli che hanno firmato questa lettera che – ne siamo certi – farà tremare i potenti, gli arroganti, gli impostori e i subdoli governi travestiti da piscina traboccante di analcolico biondo. Eccoli, in ordine sparso, i nostri eroi: Benedetto Adragna, Emanuela Baio, Franca Biondelli, Carlo Chiurazzi, Lucio Alessio D’Ubaldo, Mariapia Garavaglia, Antonino Papania e Paolo Rossi. Adelante!
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