EUROPEE: PRC CONTRO PD PER ODG 'SALVA VENDOLA'
(AGI) - Roma, 3 feb. - Rapporti sempre piu' tesi tra Rifondazione comunista e Partito democratico per la nuova legge elettorale europea. "Salva Vendola", viene definito cosi', dal segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, l'ordine del giorno presentato dal Pd (tra i firmatari D'Alema, Marina Sereni, Livia Turco, Realacci e Zaccaria) e accolto per il governo dal ministro per la Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli, nel corso dell'approvazione della nuova legge elettorale per le europee, che impone lo sbarramento al 4 per cento. In buona sostanza l'odg consentira' al Movimento per la sinistra di Vendola di presentare liste per Strasburgo senza il pesante impegno della raccolta delle firme di sostegno, in quanto rappresentante di "liste presentate da partiti o forze politiche gia' rappresentate in sede di Parlamento europeo".Ferrero sottolinea: "Le dichiarazioni di Veltroni e la proposta dell'ordine del giorno 'salva Vendola' rendono finalmente chiaro che la scissione di Rifondazione comunista e' stata decisa in accordo con i vertici del Partito democratico, che infatti oggi se ne fa garante. Da un lato Veltroni sostiene di aver concordato con Giordano la soglia di sbarramento al 4 per cento, dall'altro il Pd permette agli scissionisti di presentarsi alle elezioni senza dover raccogliere le firme al fine di togliere voti a Rifondazione. La scissione di Vendola si rivela per quello che e' : una operazione fatta su commissione del Pd per cercare di distruggere Rifondazione e creare una sinistra addomesticata che faccia da copertura al centrismo di Veltroni". Secondo Ferrero: "Questo chiarisce bene come il problema che abbiamo dinnanzi: non e' se unire la sinistra o no, ma e' se fare una sinistra subalterna al Pd o una sinistra in grado di avere un suo progetto e una sua autonomia strategica. Noi, siamo impegnati su questa seconda strada".
3.2.09 - Ferrero: il Pd vero regista della scissione di Rifondazione. Operazione Vendola fatta su commissione
martedì 03 febbraio 2009 | |
Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc Le dichiarazioni di Veltroni e la proposta dell'ordine del giorno "salva Vendola" rendono finalmente chiaro che la scissione di Rifondazione Comunista è stata decisa in accordo con i vertici del Partito Democratico che infatti oggi se ne fa garante. Da un lato Veltroni sostiene di aver concordato con Giordano la soglia di sbarramento al 4% e dall'altra il PD permette agli scissionisti di presentarsi alle elezioni senza dover raccogliere le firme al fine di togliere voti a Rifondazione Comunista. La scissione di Vendola si rivela per quello che è : una operazione fatta su commissione del PD per cercare di distruggere Rifondazione Comunista e creare una sinistra addomesticata che faccia da copertura al centrismo di Veltroni. Questo chiarisce bene come il problema che abbiamo dinnanzi non è se unire la sinistra o no, ma è se fare una sinistra subalterna al PD o una sinistra in grado di avere un suo progetto e una sua autonomia strategica. Noi, siamo impegnati su questa seconda strada. |
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