Apc-ELEZIONI/ CHIAMPARINO: PD SIA DISPONIBILE A LARGHE INTESE CON FI
"Antipolitica si batte solo con politica del fare"
Roma, 7 feb. (Apcom) - "In campagna elettorale il Pd deve dimostrare che è disponibile alle intese e a una fase di convergenze, le più ampie e le più coese possibili, per ricostruire l'Italia. Anche con Forza Italia e con Silvio Berlusconi...". Lo afferma il sindaco di Torino Sergio
Chiamparino in un colloquio con l'Espresso nel quale spiega che dopo le elezioni Veltroni deve proporre un governo di ricostruzione con Forza Italia.
"L'elettorato non si divide più tra destra e sinistra, ma tra l'antipolitica e la politica del fare - spiega Chiamparino -. I cittadini chiedono ai politici di mettersi insieme e di fare qualcosa di buono. Se il Pd sarà in sintonia con questa domanda, potrà cambiare il segno alla campagna elettorale". E sulle candidature del Pd il sindaco di Torino chiede il rinnovamento delle liste, "un nuovo album fotografico", e la consultazione degli iscritti. La scelta del Pd di Veltroni di correre da solo "è un passaggio necessario e indispensabile per marcare la discontinuità con il passato e per segnalare l'esistenza di un nuovo soggetto politico. Il vero elemento che ha affondato il
centrosinistra nella legislatura è stato l'eccessiva latitudine della coalizione. Quante volte il presidente del Consiglio in questo anno e mezzo è stato costretto a intervenire per ripetere
ovvietà, tipo che chi faceva parte del governo non doveva andare a manifestare contro il governo? Ora dobbiamo mettere su coalizioni omogenee e programmi chiari. Senza torte in faccia con chi non ci sta, per carità. Ma è un passaggio essenziale, che va abbinato a un ragionevole rinnovamento dell'album fotografico con cui ci presentiamo".
Quanto al rinnovamento Chiamparino osserva che "per ora il Pd è la pura trasposizione dei gruppi che c'erano prima ma le elezioni possono trasformarsi nell'occasione per rimescolare le carte. Sul piano dei contenuti, per esempio. Sulla politica estera, cosa diciamo? E sulle questioni etiche: siamo per la laicità non solo delle istituzioni ma anche della politica, o no? Se queste
discussioni verranno fatte sul serio i confini non potranno rimanere gli stessi di quando c'erano Ds e Margherita. E poi c'è il metodo di scelta degli eletti: con le liste bloccate non si può andare al voto senza una qualche forma di consultazione della base". Primarie per tutti i candidati? "Non sono un demagogo - conclude Chiamparino -: è giusto che i gruppi dirigenti nazionali possano candidare alcuni nomi che ritengono importanti per il partito, per esempio un tecnico che
magari è poco radicato sul territorio. Ma su tutti gli altri la consultazione tra gli iscritti è indispensabile: anche questo può contribuire a rimescolare le carte all'interno".
giovedì 7 febbraio 2008
Chiamparino vuole la grande coalizione.
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