venerdì 28 novembre 2008

Saakashvili ammette

Apc-* Georgia/ Saakashvili ammette di avere attaccato per primo
Il presidente georgiano davanti a commissione parlamentare

Roma, 28 nov. (Apcom - Nuova Europa) - Il presidente georgiano
Mikheil Saakashvili ha ammesso per la prima volta di avere fatto
fatto il primo passo nel conflitto caucasico della scorsa estate.
L'ammissione de facto, pubblica, è avvenuta davanti alla
commissione parlamentare georgiana che indaga sulla guerra
russo-georgiana di agosto.

"La questione non è se la Georgia ha iniziato le azioni
militari. Ammettiamo di avere lanciato quelle azioni, ma avevamo
forse un'altra scelta mentre i nostri cittadini venivano
uccisi?", ha detto Saakashvili, sostenendo che non si può parlare
dell'intervento in Ossezia del Sud come guerra, perchè "abbiamo
tentato di piegare l'intervento (russo, ndr.) e stavamo
combattendo sul nostro stesso territorio. Non un singolo soldato
georgiano ha messo piede su suolo straniero". Le parole del capo
di stato georgiano sono riferite dalle agenzie di stampa russe,
che seguono in diretta la deposizione.

Il ragionamento di Saakashvili si basa sul considerare l'Ossezia
del Sud una regione autonoma, ma parte integrante della Georgia.
Tuttavia il presidente in precedenza ha sostenuto che le truppe
russe erano già in Ossezia del Sud quando lui ha dato l'ordine di
attaccare la regione separatista. Oggi, invece, Saakashvili ha
detto che "centinaia di carri (russi) e veicoli pesanti" si
trovavano il 7 agosto alla frontiera con la Georgia, quindi si
trattato di un attacco 'preventivo'. "In tali condizioni, se mi
chiedete se la Georgia doveva lanciare azioni militari contro
tali posizioni di tiro, la risposta è sì".

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